Ti sei mai chiesto perchè a volte si parla di interprete e altre di traduttore? Hai sempre usato questi due termini per riferirti a chi traduce in generale? O forse, proprio in questo momento, stai pensando che in effetti hai usato pochissime volte la parola “interprete” nella tua vita (anche perché ammettiamolo, ci vuole un attimo di concentrazione per pronunciare questa parola)? In questo articolo ti spiegheremo la differenza tra interprete e traduttore e perché non sono proprio la stessa cosa, o meglio, non sono (sempre) la stessa persona.
Spesso confuse, queste due figure in realtà descrivono due mestieri diversi che condividono però lo stesso obiettivo: permettere la comunicazione tra due parti parlanti diverse lingue.
Il traduttore si occupa della traduzione scritta di diversi tipi di testi: giuridici, medico-scientifici, testi letterari, articoli divulgativi, certificati, siti internet, manuali di istruzione e, più in generale, di tutto ciò che può essere scritto e di cui potrebbe servire una traduzione. Il traduttore non ha una sede di lavoro fissa e nemmeno un orario di lavoro prestabilito. Spesso infatti lavora da casa e potenzialmente a qualunque ora del giorno … e della notte! Il traduttore freelance è infatti libero di poter gestire il proprio lavoro da casa in base alle date di consegna concordate con i clienti. I suoi principali strumenti di lavoro sono sicuramente il computer, i dizionari (cartacei o online) e i cosiddetti CAT Tools.
La sigla CAT è ovviamente un acronimo inglese ma non ha niente a che vedere con i gatti… Significa “Computer Assisted Translation“, ossia “traduzione assistita da computer”. Ma chiariamo subito una cosa: non stiamo parlando di strumenti come il traduttore di Google, che automatizzano completamente il processo di traduzione, unendo semplicemente i vari termini tradotti presenti nel database. Se un termine non è presente nel database del traduttore infatti… sono guai!
I CAT Tools proprio come l’acronimo suggerisce, assistono il traduttore (in carne e ossa) con un insieme di vari strumenti volti a ottimizzarne il lavoro. Questi strumenti vanno dal semplice dizionario (monolingue, bilingue, generico, tecnico, ecc.) al riconoscimento ottico dei caratteri (ad esempio, in un documento pdf), passando per il controllo dell’ortografia e della grammatica.
L’ interprete, invece, si occupa della traduzione orale in diversi contesti multilingue come conferenze, trattative d’affari, programmi televisivi, convegni e tantissimi altri. L’interprete non ha una sede di lavoro fissa; essa infatti varia a seconda delle esigenze e del contesto lavorativo. Si va dallo studio di registrazione di un programma televisivo, all’ospedale, al tribunale o alla sede di un ente fieristico. Come per il traduttore, gli orari di lavoro di un interprete variano a seconda delle esigenze e della richiesta del cliente. Le tecniche di traduzione orale sono diverse e ognuna ha proprie caratteristiche che si adattano a diversi contesti e tipologie di eventi. Tra le principali ricordiamo: l’interpretazione simultanea (la traduzione viene ascoltata in cuffia simultaneamente al discorso dell’oratore), interpretazione consecutiva (la traduzione viene restituita in brevi segmenti utilizzando la presa di appunti come supporto), chuchotage (la traduzione è sussurrata all’orecchio della persona, o persone, che usufruirà della traduzione), mediazione dialogica o di trattativa (traduzione frase per frase adatta a comunicazioni più brevi e con tempi di scambio più rapidi tra un gruppo ristretto di persone). Lo strumento principale del mestiere dell’interprete è sicuramente la sua voce, insieme a ogni supporto tecnologico per poterla trasmettere e ascoltare: microfoni, cuffie, cabina insonorizzata ecc.
Presso JCS Language Services troverete entrambe queste figure, a volte addirittura coniugate in un’unica persona!
Non sei ancora convinto? Ti senti ancora confuso/a? Ecco qui una tabella riassuntiva di quello che abbiamo detto.
INTERPRETE | TRADUTTORE |
Il lavoro di un interprete è ORALE.
Per esempio, potrebbe tradurre un’intervista o una conferenza. |
Il lavoro di un traduttore è SCRITTO.
Per esempio, potrebbe tradurre un libro o i sottotitoli di una serie tv. |
Dal momento che è orale, il suo lavoro è istantaneo, sul momento. | Un traduttore ha più tempo a disposizione per realizzare la sua traduzione. |
La persona di fianco a Obama durante una conferenza, che traduceva le sue parole in un’altra lingua? Ecco, quello è un interprete. | La persona che ha tradotto i sottotitoli di quella serie tv su Netflix o l’ultimo libro del Trono di Spade? Ecco, quello è un traduttore. |
Un interprete indossa sempre un abbigliamento formale, dopo tutto, lavora in ambienti pubblici. | Un traduttore può lavorare da casa e può lavorare in pigiama. |
Quindi se hai ancora dubbi a riguardo, l’infallibile e unica vera domanda da porsi è: questa persona può lavorare in pigiama?
Se la risposta è SI, è un traduttore.
Se la risposta è NO, è un interprete.